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Il progetto casa d’artista si basa tutto sul concetto dell’isolamento, fisico e spirituale: un promontorio a picco sul mare in corrispondenza di una delle tante torri di avvistamento aragonesi che caratterizzano la costa occidentale sarda. Ogni torre era pensata per stagliarsi solitaria sulla costa, un landmark riconoscibile ma al contempo integrato con il paesaggio, isolato ma sempre in contatto visivo con le altre torri; Il progetto riprende alcuni di questi concetti in modo da fornire un luogo di meditazione e di isolamento, ma anche di completo relax ed immersione nel territorio. La torre, una finestra privilegiata sul mare, rientra all’interno di un parco naturale e si presenta come il culmine di un percorso completamente pedonale nella macchia mediterranea; La sua presenza e lo scenario ambientale in cui è situata hanno influenzato l’approccio spaziale dell’ambiente che risulta infatti quasi completamente ipogeo e nascosto ad un primo sguardo. L’ingresso alla struttura risulta l’unico elemento ben marcato grazie alla falda inclinata che spunta in maniera anomala dal terreno; gli altri volumi invece risultano quasi interamente incassati nella scogliera e direzionati secondo le linee ideali di contatto visivo tra le varie torri. Infatti, ognuno di questi cannocchiali si affaccia su un punto specifico del panorama differenziandosi dagli altri oltre che per le dimensioni anche per la sua funzione. Il volume di ingresso, stretto e lungo rappresenta il biglietto da visita della casa, un primo sguardo verso l’esterno, adatto a momenti di relax e letture, il volume centrale invece risulta più basso ma con una estensione maggiore rispetto agli altri in quanto ambiente principale della casa, flessibile ed adatto a qualsiasi tipo di lavoro artistico, presenta anche un angolo cottura nascosto. Il terzo ed ultimo volume invece risulta il più alto ed ospita la camera da letto con rispettivo bagno e studiolo annesso.